Si c'era...
Io lo ricordo cosi,come in questa mia foto di qualche anno fa,da lontano non potevi non vederlo, possente li' sul molo di levante nel porto della mia citta' come a far da guardiano al confine tra terra e mare.
Grazie a mio nonno ho passato molti giorni della mia infanzia li in quel porto e spesso andavo vicino a quello che chiamavo il guardiano di ferro,si sa in genere ad un bambino non manca mai la fantasia e la mia era anche piu'del normale
Quando ti trovavi gia' all ingresso del porto vedevi lui da lontano come un soldato fermo e ligio al dovere o perlomeno questa era la mia idea,li'messo al limite della mia citta' come a difenderla anche se non l avevo mai visto in movimento,nella mia parte di fantasia avevo la certezza che qualsiasi cosa avesse provato ad attaccarci lui si sarebbe subito messo in moto per difenderci da cio' che ci avrebbe messo in pericolo,ma a mia difesa e giusto sottolineare che avevo circa 5 anni e in fondo forse a me piaceva avere questa fantasia pur sapendo che non fosse cosi in realta'.
Poi passa il tempo,si cresce,tutto si vede diversamente,cosi come con il mio grande guardiano,piu'l'infanzia andava lontano da me e piu' vedevo lui meno eroe ai miei occhi,mi faceva meno suggestione,quando facevi il tragitto esterno del molo e passavi al di sotto tra la base ancorata nelle rotaie,ti sentivi minuscolo e ti dava un impressione di inferiorita'e quasi riverenza nei suoi confronti,cercavi di farlo con rispetto con timore,un ammasso di non so quante tonnellate di ferro color ruggine creato con arte da un miscuglio di sole mare e tempo passato stava cominciando a far perdere in me quel timore che mi aveva accompagnato per anni o forse si stava tramutando in voglia e curiosita'tanto da portarmi a conoscere ancor piu'da vicino il mio gigante fino a diventare intimi per cosi dire,infatti ricordo che cominciai rischiando anche per me stesso a passare pomeriggi li su di lui,nei pomeriggi invernali in particolar modo mi arrampicavo fino al ponte superiore e alla vecchia sala dei comandi
La prima volta avevo circa 17 anni o giu di li,all inizio un misto di adrenalina e paura visto le condizioni di ogni pezzo che toccavi poi col tempo ci prendevi la mano e tutto passava e restava sempre la stessa gioia quando salivi su e ammiravi quei sempre diversi ma unici per bellezza tramonti freddi d inverno ma con i suoi caldi colori arancio rosso fuoco e rosato,mi restano i ricordi e la voglia di farlo ancora quando passo di li,di estraniarmi sui quei trenta metri di altezza senza pensare a nulla se non quando scegliere di scattare un altra foto,al di fuori della mia citta' ma allo stesso tempo dentro.
Oggi anche anche se volessi farlo non posso piu' perche' il grande mio Guardiano di ferro il cosi'detto TITANO non ce piu' anche lui appartiene ai ricordi e a qualcuno di questi bloccato per sempre in una mia foto
Sono sempre in continua ricerca attratto dal non comune vado in giro con la mia compatta e un bloc-notes per immortalare ciò che riesce a trasmettermi emozioni,nella vita devi avere occhi per tutto e tanta curiosità,se riesci a mescolare insieme questo ci sarà sempre qualcosa da scoprire ,un posto nuovo un gusto mai scoperto guarderai da un altra angolazione e troverai cose inaspettate anche dove pensavi d aver già visto..
Nessun commento:
Posta un commento