Nel bianco trovi sempre la differenza dei contrasti e basta poco per crearli ,puoi permetterti di abbinarli tutto ,non hai bisogno di trovare un compromesso sui colori ,ed e' per questo che ho scelto questo come colore principale tra le pareti di casa mia .....
Sono sempre in continua ricerca attratto dal non comune vado in giro con la mia compatta e un bloc-notes per immortalare ciò che riesce a trasmettermi emozioni,nella vita devi avere occhi per tutto e tanta curiosità,se riesci a mescolare insieme questo ci sarà sempre qualcosa da scoprire ,un posto nuovo un gusto mai scoperto guarderai da un altra angolazione e troverai cose inaspettate anche dove pensavi d aver già visto..
mercoledì 27 aprile 2016
lunedì 25 aprile 2016
Fatto per me....
Questo e 'il risultato finale dopo vari disegni partendo da qualcosa che inizialmente doveva essere diverso sono riuscito a trovare un punto d incontro tra uno stile un po'shabby e un po' stile kitchen americana anni 70 creando una specie di dispensa orizzontale con vetrinetta,tutto proveniente da legno non comprato ma di recupero come lo si vede nelle foto in "under costruction"
tutto il legno e'stato recuperato da uno stabilimento balneare abbandonato |
venerdì 22 aprile 2016
Piccole cose...
Spesso ciò che sembra insignificante come oggetto dopo riesce a sorprenderti,un po' come delle volte può succedere con le persone ....
La pioggia di un autunno la ruggine e il corso del tempo hanno dato i suoi frutti e una foto sfocata fa il suo effetto |
lunedì 18 aprile 2016
lunedì 11 aprile 2016
sabato 9 aprile 2016
RECYCLE-CHAIR...
RICICLARE.......
Cosa significa per me il termine riciclare?
mi piace pensare a questa parola con un senso forse un po'diverso dal vero,per me riciclare e'un certo ridare una possibilita'di essere ancora un qualcosa.
In un mondo in cui tutto e'un continuo usa e getta e si da poco valore agli oggetti in se,riuscire a dar nuova vita a qualcosa e come una scommessa per me,quasi come quando crei qualcosa di nuovo.
Ce' sempre un principio di base per me in quei momenti,riuscire a vedere con la mente e con quel pizzico di fantasia cosa puo' ritornare ad essere quel pezzo o cosa puo'reiniziare a fare nel mondo da cui era stato congedato perche' nella testa di qualcuno avevo perso il senso di esistere o terminato la sua missione.
E'da qui che nasce la voglia di riprovar a ridare significato nel modo mio a cio'che per molti ha perso il suo valore...
venerdì 8 aprile 2016
C'ERA UNA VOLTA...TITANO
Si c'era...
Io lo ricordo cosi,come in questa mia foto di qualche anno fa,da lontano non potevi non vederlo, possente li' sul molo di levante nel porto della mia citta' come a far da guardiano al confine tra terra e mare.
Grazie a mio nonno ho passato molti giorni della mia infanzia li in quel porto e spesso andavo vicino a quello che chiamavo il guardiano di ferro,si sa in genere ad un bambino non manca mai la fantasia e la mia era anche piu'del normale
Quando ti trovavi gia' all ingresso del porto vedevi lui da lontano come un soldato fermo e ligio al dovere o perlomeno questa era la mia idea,li'messo al limite della mia citta' come a difenderla anche se non l avevo mai visto in movimento,nella mia parte di fantasia avevo la certezza che qualsiasi cosa avesse provato ad attaccarci lui si sarebbe subito messo in moto per difenderci da cio' che ci avrebbe messo in pericolo,ma a mia difesa e giusto sottolineare che avevo circa 5 anni e in fondo forse a me piaceva avere questa fantasia pur sapendo che non fosse cosi in realta'.
Poi passa il tempo,si cresce,tutto si vede diversamente,cosi come con il mio grande guardiano,piu'l'infanzia andava lontano da me e piu' vedevo lui meno eroe ai miei occhi,mi faceva meno suggestione,quando facevi il tragitto esterno del molo e passavi al di sotto tra la base ancorata nelle rotaie,ti sentivi minuscolo e ti dava un impressione di inferiorita'e quasi riverenza nei suoi confronti,cercavi di farlo con rispetto con timore,un ammasso di non so quante tonnellate di ferro color ruggine creato con arte da un miscuglio di sole mare e tempo passato stava cominciando a far perdere in me quel timore che mi aveva accompagnato per anni o forse si stava tramutando in voglia e curiosita'tanto da portarmi a conoscere ancor piu'da vicino il mio gigante fino a diventare intimi per cosi dire,infatti ricordo che cominciai rischiando anche per me stesso a passare pomeriggi li su di lui,nei pomeriggi invernali in particolar modo mi arrampicavo fino al ponte superiore e alla vecchia sala dei comandi
La prima volta avevo circa 17 anni o giu di li,all inizio un misto di adrenalina e paura visto le condizioni di ogni pezzo che toccavi poi col tempo ci prendevi la mano e tutto passava e restava sempre la stessa gioia quando salivi su e ammiravi quei sempre diversi ma unici per bellezza tramonti freddi d inverno ma con i suoi caldi colori arancio rosso fuoco e rosato,mi restano i ricordi e la voglia di farlo ancora quando passo di li,di estraniarmi sui quei trenta metri di altezza senza pensare a nulla se non quando scegliere di scattare un altra foto,al di fuori della mia citta' ma allo stesso tempo dentro.
Oggi anche anche se volessi farlo non posso piu' perche' il grande mio Guardiano di ferro il cosi'detto TITANO non ce piu' anche lui appartiene ai ricordi e a qualcuno di questi bloccato per sempre in una mia foto
Io lo ricordo cosi,come in questa mia foto di qualche anno fa,da lontano non potevi non vederlo, possente li' sul molo di levante nel porto della mia citta' come a far da guardiano al confine tra terra e mare.
Grazie a mio nonno ho passato molti giorni della mia infanzia li in quel porto e spesso andavo vicino a quello che chiamavo il guardiano di ferro,si sa in genere ad un bambino non manca mai la fantasia e la mia era anche piu'del normale
Quando ti trovavi gia' all ingresso del porto vedevi lui da lontano come un soldato fermo e ligio al dovere o perlomeno questa era la mia idea,li'messo al limite della mia citta' come a difenderla anche se non l avevo mai visto in movimento,nella mia parte di fantasia avevo la certezza che qualsiasi cosa avesse provato ad attaccarci lui si sarebbe subito messo in moto per difenderci da cio' che ci avrebbe messo in pericolo,ma a mia difesa e giusto sottolineare che avevo circa 5 anni e in fondo forse a me piaceva avere questa fantasia pur sapendo che non fosse cosi in realta'.
Poi passa il tempo,si cresce,tutto si vede diversamente,cosi come con il mio grande guardiano,piu'l'infanzia andava lontano da me e piu' vedevo lui meno eroe ai miei occhi,mi faceva meno suggestione,quando facevi il tragitto esterno del molo e passavi al di sotto tra la base ancorata nelle rotaie,ti sentivi minuscolo e ti dava un impressione di inferiorita'e quasi riverenza nei suoi confronti,cercavi di farlo con rispetto con timore,un ammasso di non so quante tonnellate di ferro color ruggine creato con arte da un miscuglio di sole mare e tempo passato stava cominciando a far perdere in me quel timore che mi aveva accompagnato per anni o forse si stava tramutando in voglia e curiosita'tanto da portarmi a conoscere ancor piu'da vicino il mio gigante fino a diventare intimi per cosi dire,infatti ricordo che cominciai rischiando anche per me stesso a passare pomeriggi li su di lui,nei pomeriggi invernali in particolar modo mi arrampicavo fino al ponte superiore e alla vecchia sala dei comandi
La prima volta avevo circa 17 anni o giu di li,all inizio un misto di adrenalina e paura visto le condizioni di ogni pezzo che toccavi poi col tempo ci prendevi la mano e tutto passava e restava sempre la stessa gioia quando salivi su e ammiravi quei sempre diversi ma unici per bellezza tramonti freddi d inverno ma con i suoi caldi colori arancio rosso fuoco e rosato,mi restano i ricordi e la voglia di farlo ancora quando passo di li,di estraniarmi sui quei trenta metri di altezza senza pensare a nulla se non quando scegliere di scattare un altra foto,al di fuori della mia citta' ma allo stesso tempo dentro.
Oggi anche anche se volessi farlo non posso piu' perche' il grande mio Guardiano di ferro il cosi'detto TITANO non ce piu' anche lui appartiene ai ricordi e a qualcuno di questi bloccato per sempre in una mia foto
giovedì 7 aprile 2016
GOCCE..
Lo so e' solo acqua,semplici gocce d'acqua
trovate su un telo di plastica dopo una breve
pioggia di un pomeriggio invernale,anche se
per me era anche altro.
Era un modo diverso di guardare il solito,
guardare l acqua che prendeva forme diverse
ogni goccia mai uguale ogni goccia la sua
figura che si distingueva dalle altre.
in fondo lo so era solo acqua ....
A.P.
martedì 5 aprile 2016
domenica 3 aprile 2016
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