lunedì 20 agosto 2018

"PICCOLE CASE" IL MIO SOGNO MOLTO AMERICANO

Tra le tante cose che ho sempre desiderato fare ce'ne'una in particolare,un desiderio che viene da vecchi ricordi. Qualcuno,anzi credo in tanti si ricorderanno delle famose case sugli alberi o delle cosiddette capanne,ricordi che credo appartengano a molti ex bambini specie della mia generazione.Quando nei freddi pomeriggi invernali ci riempivamo  gli occhi e non solo,di quei film Americani anni 80.I miei stimoli iniziali arrivano da li,solo che gli americani in particolar modo e oggi anche altri pesi europei hanno continuato su quella strada.Quella che per noi oggi puo' sembrarci nuovo per loro e'solo esperienza collaudata.Lo si capisce semplicemente facendo delle ricerche in internet.L'ultima novita'come quello delle "TINY HOUSE",cioe'le case su due ruote ormai diventato piu' che altro un movimento,un stile di vita iniziato sempre negli Stati Uniti alla fine degli anni 90.A quei tempi forse come un esigenza di chi non poteva permettersi una vera casa mentre oggi non e' piu cosi, toccando altri strati sociali che ne fanno una scelta di vita non certo per esigenza. 



Si puo adattare il famoso pensiero "nulla e' cio' che sembra" di Oscar Wilde

Rifiniture e accessori da invidia
   

Come si vede da queste foto non si fanno mancare nulla dentro,ogni dettaglio curato nei particolari. 



Non si tratta semplicemente di una certa stravaganza del dove abitare ,ma un modo rivoluzionare del dove vivere e come farlo nel minimo spazio essenziale.In un mondo dove quello in piu'spesso non serve,dove i grandi spazi tendono solo a mettere distanze,ci troviamo a desiderare il "meno"o per dirla meglio il giusto.Che te ne fai di una casa di 200 metri quadrati dove tutto rischia di diventare freddo,accentuando il distacco tra le persone che gli vivono che nella maggior parte delle volte quelle persone sono la tua famiglia?Credo che il concetto dovrebbe farci pensare,anche se da come si puo'vedere nelle varie immagine queste abitazioni molto small non hanno nulla da invidiare a certe case normali di decine di metri quadrati,anzi credo che a molti come a me sia venuta voglia di passarsi qualche settimana dentro queste case  bomboniera.

Ma tornando indietro,quello che vorrei fare avendo un giardino medio grande a disposizione in casa e' qualcosa di simile ma senza ruote,una green house o giardino d'inverno all'Americana (menziono sempre loro perche'su questo sono stati i primi )ci lavoro da un po' all'idea e pian piano sta prendendo sempre piu'forma.La volonta'di perseguire questo progetto che faro'tutto da me non manca e credo che il tutto provenga dal desiderio di creare un posto dove poter trascorrere le piovose giornate invernali a bere the' e leggere un libro.Sara'la mia Green House o Tiny House ma senza ruote.Dalle  immagini sotto si puo'immaginare gia' qualcosa.   














sabato 9 giugno 2018

ORDINATO O DISORDINATO ...AD' OGNUNO IL SUO STUDIO




Quando si usa il termine ORGANIZZATO io spesso mi defilo,mi viene diffiicile spiegare il significato (cioe' il mio di significato) contrapposto a quello che in fondo significa in realta'.
  
ordinato

  1. 1.
    Disposto secondo un ordine o un assetto conveniente o funzionale; in ordine, a posto, sistemato.
  2. 2.Conforme a un ordine di tipo logico, morale, pratico, ecc.; organizzato con ordine, regolato, disciplinato.

Mamma mia ....io mi chiedo,ma chi dice che nella disorganizzazione non ci sia ordine? E'chiaro che io tiri piu' per quest' altro termine cioe' il "DISORDINATO",perche' per come vengo descritto da chi mi conosce sembra che io per definizione stia con questa altra squadra.In fondo analizzando le parole ci sono solo tre lettere in piu'e gia questo sembra dare un sensazione d'ingombro in piu' tra i due termini a sfavore della seconda,ma scherzi a parte penso,sia per esperienza personale che altrui,che spesso l'ordine delle cose possa stare anche in quello che molti a primo impatto chiamano disordine.Credo che delle volte tutto possa partire da una limitazione di schemi mentali,da come ci siamo abituati nel tempo,nel pensare anche limitatamente,c'e anche del design in uno disordine di cose ,nel loro modo d'essere confuso.Come ad'esempio nell'arte,ci sono opere di inestimabile valore come le famose tele del piu grande rappresentante dell' impressionismo astratto Jackson Pollock.Di primo impatto le sue opere a molti sembrano una caduta di vari colori e impasti su tela un miscuglio disordinato di colori.Pollock non aveva un ordine preciso nel suo dipingere ,lui usava la tela come si sentiva di fare,nei suoi ingarbugliamenti di pigmenti,sgocciolature o spennellate a colpi di mano trovava il suo ordine preciso per un opera come tante delle sue oggi valutate  anche milioni di dollari.Mentre allo stesso modo abbiamo grandi artisti che avevavno il loro ordine e modo di dipingere,quasi schematico.In entrambi i casi pur se diversi i modi,oggi entrambi vivono del loro successo,perche in fondo credo che ognuno ha il   propio modo di vedere le cose e di trovare il bello anche dove qualcuno vede solo del brutto ...Ugualmente io ritrovo l'ordine delle cose nel mio disordine,come nelle foto qui sotto dove ognuno potrà' riconoscersi o meno.....