mercoledì 18 novembre 2020

           

           La  "R"  del significato  Riciclo



Stavo pensando guardandomi attorno,ad uno dei fattori predominanti del nostro secolo,"La velocita dello sbarazzarsi di tutto".
Su questa piccola frase composta da una trentina di lettere al massimo credo,(non le ho contate giuro)si potrebbe aprire un discorso lungo settimane,ma non ne ho intenzione.Mi focalizzo solo sul senso piu' pratico.Oggi tutto e'a portata di mano le nostre vite sono cosi semplificate anche per questo,per il semplice fatto che non si aspetta piu'non si desidera qualcosa perche'in fondo oramai e'facile avere cio'che puo interessarci,in particolar modo parlando a livello materiale.Facendo un semplice click sul nostro telefonino su una delle tante piattaforme e-commerce presenti ai nostri giorni ed' e'tutto fatto.Non voglio aprire  un dibattito neache su questo,ma andando al sodo mi chiedo,se tutto questo non ci fosse e tornassimo inidetro di 30,40 anni come guarderemo le nostre esigenze?O forse sarebbe meglio dire come risponderemo ad esse...?Eccoci al punto,qaunte cose sarebbero davvero necessarie o superflue?Credo che forse le cose sarebbero diverse,forse ci troveremo in casa cose che ancora non erano alla loro fine,solo perche' spesso siamo stati noi a decretarne la morte,non tanto per una reale oggettivita',ma per un semplice piacere o forse per una voglia di nuovo arrivata da una pubblicita'che ci ha tempestato da un po'.Diciamo che e'piu semplice non pensare piu'a risolvere qualcosa e  andare diritto alla soluzione,compriamo il nuovo anziche perdere tempo per farlo riparare, un nuovo elettrodomestico,una tv piu grande anche se l'altro che abbiamo fa ancora il suo dovere,ma il nuovo almeno per un po'ci emozionera'di piu',un telefono nuovo perche'ci piace come fa le foto(ma poi a casa ne abbiamo altri ancora funzionanti ma  non e' alla moda ci vergogniamo a uscirlo dalla tasca)anche se poi un telefono  dovrebbe essere usato per quello,cioe' telefonare altrimenti mi compro una macchina fotografica.Insomma abbiamo perso la magia noi stessi,quella del provare a ridare una seconda volta a tutto,in un certo modo e' come se lo facessimo anche a noi stessi tutto questo,ci fermiamo al primo intoppo e andiamo alla cosa piu'semplice,quindi non mettiamo neanche la nostra mente alla prova,togliamo la fantasia e ci arrendiamo alla parola improbabile.Ci perdiamo anche noi quando avviene questo,non ci sforziamo di provare altro,di vedere oltre e non ci diamo possibilita'come non la stiamo dando a quella cosa che gettiamo via al primo intoppo.Ecco perche' per me invece la parola riciclo ha molta importanza,una importanza anche psichica.Magari ci sono cose che finiscono davvero lo scopo per cui sono state create,ma io rivedo sempre una possibilita'dove sembra non ci siano e questa e' una cosa che mi e'stata d'aiuto anche in altri aspetti della vita.Ci sono oggetti che ho riguardato con occhi diversi,e sono diventate qualcosa per la seconda volta tutt'altro lontane da cio' per cui erano stati messi al mondo per cosi' dire.Spesso basta un'aggiunta di qualcosa che non c'era, un colore nuovo,una funzione diversa,e' un lavoro tutto nostro,non lo devi vedere come un problema ma solo una possibilita' alla tua testa di andare oltre il solito.E si,come dicevo basta pensare alla lettera inziale del termine Riciclo, la "R"...

   RECUPERARE,RIUTILIZZARE,RIMETTERE,REIMPIEGARE,REINIZIARE,RIFARE,
    RINASCERE,RISTRUTTURARE,RIADATTARE......    

mercoledì 4 settembre 2019

VIAGGIANDO....



Si e' vero sono stato un po' assente ultimamente da questo mio   spazio fatto di passione,amore per il "Design"e tutto cio' che ne fa parte.
Un po' del mio tempo e' stato rubato da qualche progetto interessante,ma oltre questo ho viaggiato un po'.
   Si viaggiato un po'qua e un po'la,in giro per l'Europa.
Viaggi di piacere ma per me i viaggi diventano stimoli,apertura mentale per vedere cio'che spesso non vediamo quotidianamente,vedere qualcosa di nuovo con  culture  diverse che spesso sembrano non appartenerci ma che poi ci stupiscono.
Di  certo questo perido d'assenza portera' qualcosa di nuovo,tra i miei progetti e ne definira' qualcuno incompleto,quindi la mia assenza forse non sara'stata un male,anzi mi permettera di dare piu' presenza d'ora in poi  in questo spazio con quello che la mia testa e la mia immaginazione hanno raccolto in giro,sperando possa piacere a voi come a me.Per ora posso solo lasciarvi qualcuno dei miei instanti che ho immortalato in giro viaggiando......See you soon   

Carlton  Hotel Cannes


                              
Ibiza
La Citta' vecchia di IBIZA 



 TRAMONTO A NIZZA

OLD MARKET DI NIZZA



MAIORCA

BOQUERIA DI BARCELLONA

Pausa caffe Barcellona
VECCHIO MERCATO DI BARCELLONA




IL MIO SOGNO A MONACO


Il babba' di NAPOLI

L ANICA PIZZERIA DA MICHELE DOVE JULIA ROBERT NEL FILM "MANGIA PREGA AMA"SI GUSTA LA MERAVIGLIOSA PIZZA NAPOLETANA



LA MERAVIGLIOSA BORDEAUX



Passeggiare al tramonto tra le vie della fibesca Saint Emilion 

 

Old market ANTIBES

PROMENADE NIZZA




Vienna e il suo merviglioso Natale 2018


















lunedì 20 agosto 2018

"PICCOLE CASE" IL MIO SOGNO MOLTO AMERICANO

Tra le tante cose che ho sempre desiderato fare ce'ne'una in particolare,un desiderio che viene da vecchi ricordi. Qualcuno,anzi credo in tanti si ricorderanno delle famose case sugli alberi o delle cosiddette capanne,ricordi che credo appartengano a molti ex bambini specie della mia generazione.Quando nei freddi pomeriggi invernali ci riempivamo  gli occhi e non solo,di quei film Americani anni 80.I miei stimoli iniziali arrivano da li,solo che gli americani in particolar modo e oggi anche altri pesi europei hanno continuato su quella strada.Quella che per noi oggi puo' sembrarci nuovo per loro e'solo esperienza collaudata.Lo si capisce semplicemente facendo delle ricerche in internet.L'ultima novita'come quello delle "TINY HOUSE",cioe'le case su due ruote ormai diventato piu' che altro un movimento,un stile di vita iniziato sempre negli Stati Uniti alla fine degli anni 90.A quei tempi forse come un esigenza di chi non poteva permettersi una vera casa mentre oggi non e' piu cosi, toccando altri strati sociali che ne fanno una scelta di vita non certo per esigenza. 



Si puo adattare il famoso pensiero "nulla e' cio' che sembra" di Oscar Wilde

Rifiniture e accessori da invidia
   

Come si vede da queste foto non si fanno mancare nulla dentro,ogni dettaglio curato nei particolari. 



Non si tratta semplicemente di una certa stravaganza del dove abitare ,ma un modo rivoluzionare del dove vivere e come farlo nel minimo spazio essenziale.In un mondo dove quello in piu'spesso non serve,dove i grandi spazi tendono solo a mettere distanze,ci troviamo a desiderare il "meno"o per dirla meglio il giusto.Che te ne fai di una casa di 200 metri quadrati dove tutto rischia di diventare freddo,accentuando il distacco tra le persone che gli vivono che nella maggior parte delle volte quelle persone sono la tua famiglia?Credo che il concetto dovrebbe farci pensare,anche se da come si puo'vedere nelle varie immagine queste abitazioni molto small non hanno nulla da invidiare a certe case normali di decine di metri quadrati,anzi credo che a molti come a me sia venuta voglia di passarsi qualche settimana dentro queste case  bomboniera.

Ma tornando indietro,quello che vorrei fare avendo un giardino medio grande a disposizione in casa e' qualcosa di simile ma senza ruote,una green house o giardino d'inverno all'Americana (menziono sempre loro perche'su questo sono stati i primi )ci lavoro da un po' all'idea e pian piano sta prendendo sempre piu'forma.La volonta'di perseguire questo progetto che faro'tutto da me non manca e credo che il tutto provenga dal desiderio di creare un posto dove poter trascorrere le piovose giornate invernali a bere the' e leggere un libro.Sara'la mia Green House o Tiny House ma senza ruote.Dalle  immagini sotto si puo'immaginare gia' qualcosa.   














sabato 9 giugno 2018

ORDINATO O DISORDINATO ...AD' OGNUNO IL SUO STUDIO




Quando si usa il termine ORGANIZZATO io spesso mi defilo,mi viene diffiicile spiegare il significato (cioe' il mio di significato) contrapposto a quello che in fondo significa in realta'.
  
ordinato

  1. 1.
    Disposto secondo un ordine o un assetto conveniente o funzionale; in ordine, a posto, sistemato.
  2. 2.Conforme a un ordine di tipo logico, morale, pratico, ecc.; organizzato con ordine, regolato, disciplinato.

Mamma mia ....io mi chiedo,ma chi dice che nella disorganizzazione non ci sia ordine? E'chiaro che io tiri piu' per quest' altro termine cioe' il "DISORDINATO",perche' per come vengo descritto da chi mi conosce sembra che io per definizione stia con questa altra squadra.In fondo analizzando le parole ci sono solo tre lettere in piu'e gia questo sembra dare un sensazione d'ingombro in piu' tra i due termini a sfavore della seconda,ma scherzi a parte penso,sia per esperienza personale che altrui,che spesso l'ordine delle cose possa stare anche in quello che molti a primo impatto chiamano disordine.Credo che delle volte tutto possa partire da una limitazione di schemi mentali,da come ci siamo abituati nel tempo,nel pensare anche limitatamente,c'e anche del design in uno disordine di cose ,nel loro modo d'essere confuso.Come ad'esempio nell'arte,ci sono opere di inestimabile valore come le famose tele del piu grande rappresentante dell' impressionismo astratto Jackson Pollock.Di primo impatto le sue opere a molti sembrano una caduta di vari colori e impasti su tela un miscuglio disordinato di colori.Pollock non aveva un ordine preciso nel suo dipingere ,lui usava la tela come si sentiva di fare,nei suoi ingarbugliamenti di pigmenti,sgocciolature o spennellate a colpi di mano trovava il suo ordine preciso per un opera come tante delle sue oggi valutate  anche milioni di dollari.Mentre allo stesso modo abbiamo grandi artisti che avevavno il loro ordine e modo di dipingere,quasi schematico.In entrambi i casi pur se diversi i modi,oggi entrambi vivono del loro successo,perche in fondo credo che ognuno ha il   propio modo di vedere le cose e di trovare il bello anche dove qualcuno vede solo del brutto ...Ugualmente io ritrovo l'ordine delle cose nel mio disordine,come nelle foto qui sotto dove ognuno potrà' riconoscersi o meno.....